Catherine Deneuve LEONE D’ORO ALLA CARRIERA VENEZIA 79

da | Set 1, 2022 | Eventi&Cultura | 0 commenti

È stata la protagonista della prima serata di questa 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Catherine Deneuve, premiata con il Leone dʼOro alla carriera. Icona della nouvelle vague, lʼattrice francese di nuovo regina del lido dopo la vittoria con bella di giorno nel 1967. Sono passati 55 anni, ma la sua bellezza è intramontabile. Solare e carismatica ha incontrato la stampa raccontando ricordi della sua carriera con lo sguardo rivolto sempre al futuro.

Che emozione è stata ricevere il Leone d’Oro alla carriera?

Sono molto felice e orgogliosa di questo premio, così come di essere tornata alla Mostra del Cinema di Venezia, ma ho ancora il desiderio di lavorare per il cinema.

Che rapporto ha con la Mostra del Cinema di Venezia?

La mia è una lunga storia con il Festival. E sono ancora qui … ( sorride, ndr).  Il Festival di Venezia mi ha dato veramente tanto.

Un premio alla sua splendida carriera… e lei guardandosi indietro che bilancio farebbe?

Premetto che non mi piace guardare indietro, sono più portata a vivere il presente con lo sguardo proiettato al futuro, però penso che il mio lungo percorso professionale sia stato il frutto di un mix di fortuna, di decisioni giuste e anche di decisioni sbagliate, anche quelle sono importanti nel segnare un percorso, crescere e imparare.

Visto che è proiettata al futuro cosa ha in programma?

Ho ancora tanti progetti, non sono proprio per niente pronta a ritirarmi. Ho appena finito di girare un film a Parigi e tra poco sarò sul set di un altro film in lingua inglese. Per il cinema ricopre un posto importantissimo, è vitale per me continuare a recitare: quando leggo le sceneggiature che mi vengono sottoposte, la prima cosa che mi colpisce è proprio la trama.

Qualche ricordo in particolare durante la sua carriere legato alla Mostra del cinema di Venezia?

Ho dei bellissimi ricordi. Beh indimenticabile la mia prima volta al Lido, in fin dei conti era ieri (ride, ndr). Ero la protagonista di Bella di giorno, (film del 1967 diretto da Luis Buñuel) film che vinse il Leone d’Oro alla ventottesima edizione della Mostra e fu davvero una grande emozione.

E l’emozione più grande?

Quella che non dimenticherò mai è quando nel 1998 salii sul palco per ritirare la Coppa Volpi come miglior attrice per Place Vendôme di Nicole Garcia.

Parlando di cinema la pandemia ha colpito pesantemente il settore, che pian piano ora si sta riprendendo. Che messaggio che le piacerebbe lanciare

Per quanto mi riguarda, non amo vedere un film a casa, l’atmosfera di una sala cinematografica è magica. È fondamentale che le persone continuino ad andare in sala e mi auguro di cuore che il cinema continui ad essere molto popolare. Un film visto in sala regala grandi emozioni e lati inediti se lo si vede in compagnia. 

La definizione di icona e sex symbol degli anni ’60 è qualcosa che le fa piacere o no?

No, non rispecchia il mio essere, non è mai stata la cosa fondamentale per me e certamente non lo è più da diversi anni. Non ritengo di essere stata un’icona e tantomeno un sex symbol, non ne capisco il perché, solo i miei capelli biondi? Inoltre ho riguardato delle mie vecchie foto e sinceramente non si trovano miei scatti in pose sexy.

Ai giovani attori che stanno entrando nel mondo del cinema cosa consiglia?

Mi sento solo di suggerire di restare loro stessi, restare fedeli ai propri valori e alle loro idee. Ogni percorso di un attore è a sé, differente e individuale, perciò non penso sia giusto dare consigli.

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