PARTE DA MILANO IL TOUR EUROPEO DELLA WINEMAKER ANA PAULA BARTOLUCCI CREATRICE DI CHANDON GARDEN SPRITZ .
CHANDON Garden Spritz a solo due anni dal suo arrivo sul mercato premium del beverage sta facendo breccia nel cuore dell’aperitivo italiano. Look chic, gusto aromatico con un tocco bitter è molto apprezzato tra gli amanti degli “ape”.
Nato dalla creatività e passione della giovane winemaker Ana Paula Bartolucci questo raffinato drink “ready to serve“, brand della Maison Chandon, è in parte considerato l’antagonista dello Spritz italiano, ma in realtà è molto distante dal cocktail arancione che presiede i calici della tradizione.
Ana Paula Bartolucci , prima enologa donna in Argentina, fa parte della comunità di enologi di CHANDON e risiede a Mendoza.
Sarà lei stessa, con un tour in Italia ed Europa, a incontrare stampa, ospiti e clienti nelle principali città e raccontare i segreti di Chandon Garden Spritz e di come l’ha pensato.
Sappiamo che senza aromi o coloranti artificiali è un mix bilanciato di bollicine, arance amare , erbe e spezie ed è realizzato con la metà dello zucchero rispetto a qualsiasi altro drink da aperitivo.
La base è lo spumante CHANDON, una deliziosa cuvée Brut di alta qualità dello spumante Chandon, fatta con uve Chardonnay, Pinot Noir e Sémillon coltivate ad un’altitudine di circa 1.000m nella tenuta di Mendoza. Qui, il terroir e il clima favoriscono naturalmente la freschezza, la maturità e l’acidità necessarie. Ogni varietà viene vinificata separatamente con metodo Charmat lungo a fermentazione lenta, che consente di preservare le più importanti caratteristiche di ogni uvaggio.
Allo Chandon si aggiunge un delizioso “liquore del giardino” fatto in casa, realizzato in modo artigianale utilizzando arance Valencia di provenienza locale, raccolte a mano e coltivate in un’azienda argentina agricola sostenibile a gestione familiare. Le arance che arrivano in cantina sono studiate come se fossero uva. Vengono sbucciate a mano e le bucce, organiche , passano alla fase di macerazione. La pelle viene usata per dare la consistenza agrumata mentre una parte viene messa al forno per avere una parte caramellata. Lo stesso liquore viene arricchito con una selezione di erbe e spezie provenienti dai migliori terroir del mondo come il cardamomo, la genziana, la cannella, il pepe rosa.
CHANDON Garden Spritz si gusta rigorosamente on the rocks con l’aggiunta di una fettina di arancia essiccata e un rametto di rosmarino, che fanno sprigionare i suoi aromi.
La prima tappa di Ana Paula è stata Milano, la regina degli aperitivi, come anche la winemaker ha piacevolmente notato; perché meglio essere in un mercato così vivace in questo segmento e potersi affermare.
A fare da cornice all’incontro, il raffinato Ristorante al Naviglio, vera e propria “oasi urbana”.
Contesto perfetto grazie anche alla giornata primaverile in cui i colori erano nitidi e abbiamo apprezzato ancor di più CHANDON Garden Spritz e il suo ingrediente personalissimo, il liquore alle arance valenciane , in purezza.
Con cosa si abbina?
CHANDON Garden Spritz è molto versatile come base aperitivo, ma ci ha pensato il residente chef Luca Pedata a giocare con una serie di finger food e di piatti adatti a Chandon Garden Spritz: la zeppola di alghe rosse , tradizionali mondeghili con maionese alla curcuma, maritozzo salato con crudo di Parma e burrata, mini Burger, crostini con burrata e alici, mozzarella realizzata al momento.
ABOUT CHANDON
Nata in Argentina nel 1959 dall’intuizione di Robert-Jean de Vogüé, allora presidente di Moët & Chandon, la Maison Chandon è apprezzata per l’approccio pioneristico che l’ha portata a produrre vini spumanti dal carattere unico, in terroir inaspettati. Oggi Chandon ha aziende vinicole in quattro continenti, in Argentina, California, Brasile, Australia, Cina e India. Una comunità multiculturale, sinonimo di diversità e inclusione, di coraggio e collaborazione, che riunisce 16 enologi di 7 nazionalità diverse che condividono know-how, competenze e idee. Legato al territorio e fedele alle proprie origini, CHANDON si impegna nella protezione dei suoi terreni e delle sue colture, rispettando gli standard di sostenibilità. Ciò include la scelta di raccogliere uva e arance a mano e la collaborazione con partner che praticano l’agricoltura sostenibile.
Testo Alessandra Fenyves