Quando arriva l’estate le abitudini di consumo cambiano. Chi ama il bere miscelato cerca cocktail freschi, leggeri e dissetanti, dalle note agrumate e floreali.
Ecco le proposte di sei cocktail bar e ristoranti italiani che, a seconda della stagione, pensano e realizzano drink sempre diversi.
Azotea – Torino – MELANZANA – Bar Manager Matteo
Era il 1992 quando il chimico alimentare svizzero François Benzi iniziò a sperimentare l’abbinamento tra due ingredienti solo sula base di una comunione molecolare. In quel caso, abbinò il fegato al gelsomino per la presenza in comune dell’indolo. L’argomento fu approfondito dallo scienziato belga Bernard Lahousse, il quale nel 2005, su suggerimento dello chef bistellato Sang Hoon Degeimbre, scoprì che il kiwi era affine a ostriche e molluschi, per le note marine, date da alcune aldeidi. Il bar manager del cocktail-restaurant nikkei di Torino Matteo Fornaro ha riproposto questo abbinamento, accostando al piatto Kishimen curry e ricci – Tagliatelle di riso al curry verde e mantecate con uova di lompo e ricci di mare, germogli di soia, carote, bok choy e zucchine – un cocktail con kiwi e…melanzana! Se il primo ha una bellissima acidità, rinfrescante, e rilascia sentori sapidi, la seconda, cotta prima a cannello, poi in forno e quindi sottovuoto, richiama le note vegetali conferite dalle verdure.
Ramas – 5* L Grand Hotel Fasano & Villa Principe – Gardone Riviera (BS) MR CARPANO – Bar Manager Rama Redzepi
È un cocktail che Rama Redzepi, bar manager del cocktail bar Ramas all’interno del 5*L Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera (BS), ha dedicato al vermouth. Da qui il nome Mr. Carpano, in omaggio ad Antonio Benedetto, colui che nel 1786 mise a punto a Torino, all’interno di una bottega, la ricetta del vermouth, un vino aromatizzato speziato, che avrebbe fatto successo in Italia e nel mondo. Il cocktail viene preparato con un blend segreto di vermouth, con Campari infuso alla camomilla, scorze di limone e d’arancia, cannella, chiodi di garofano e anice stellato.
ScottoJonno – Napoli – FONTANA DELLE ZIZZE – Bar Manager Leandro Ruggiero
A Napoli, alle spalle del Duomo, si trova la Fontana della Spinacorona, anche nota come delle zizze. Il motivo? Dai seni della sirena Partenope (simbolo mitologico di Napoli) sgorga l’acqua in grado di spegnere il Vesuvio. Da ScottoJonno, cocktail bar e bistrot ospitato nella Galleria Principe di Napoli, il bar manager Leandro Ruggiero, con la supervisione dell’esperto bartender Domenico Carella, ha messo a punto un drink dedicato al monumento. Il drink Fontana delle zizze viene preparato con pisco ridistillato al gelsomino, un cordiale di aneto e pera, soluzione acida e soda. All’interno di un flûte blu si trova una statuetta refrigerata, stampata in 3D, che ha proprio la forma della sirena.
Lobby Bar – 5* L Il Sereno – Torno (CO) – CARENO – Bar Manager Don Vidura Nilaksha Colambage
Per l’estate, Don Vidura Nilaksha Colambage, il bar manager dell’hotel 5 stelle lusso Il Sereno (CO), ha ideato il cocktail alcolico Careno. Chiamato così in onore di una piccola frazione del comune di Nesso, il borgo situato sul lago di Como noto per la produzione di limoni, il drink è fresco, leggero e agrumato, perfetto le giornate più calde dell’anno. Gli ingredienti? Rum agricolo infuso al timo, shrub al limone, soda ai milefiori e succo di limone.
Balzi Rossi – Ventimiglia (IM) – PALOMA ROSELLE – Sommelier Lorenzo Moraldo
Al ristorante 1 Stella Michelin Balzi Rossi di Ventimiglia (IM) si serve un cocktail ispirato a un viaggio fatto in Thailandia dello chef Enrico Marmo. A idearlo è stato il sommelier Lorenzo Moraldo. “Dalla Thailandia lo chef ha portato le roselle, fiori essiccati che si trovano anche in Europa con il nome di ibisco e con i quali si prepara il carcadè”. Con le roselle, il sommelier ha ricavato un infuso speziato leggermente dolce, che ha i profumi di tè nero, pepe lungo, pimento tabasco, cardamomo e rooibos. Lo stesso infuso è stato utilizzato, al posto del lime, in un Paloma, un classico della miscelazione internazionale di origine messicana. Gli altri due ingredienti? Tequila Reposado e succo di pompelmo, preferito alla soda al pompelmo rosa della ricetta originale.
Opera – Torino – WHITE BLOSSOM – Sommelier Carlo Salino
Trasformare un surplus in risorsa. È stata questa l’idea di Carlo Salino, sommelier del ristorante di alta cucina Opera di Torino, che a maggio-giugno ha raccolto i fiori di sambuco, con cui ha preparato uno sciroppo. Così è nato il cocktail White Blossom (fiore bianco), una ricetta bilanciata con il verjus, un succo d’uva acerbo francese, una soda con infusione di fiori bianchi, a base di gelsomino e acacia, e una zest di limone. Il cocktail è analcolico, in linea con le nuove richieste del mercato attuale.