Milano, 23 gen. (askanews) – “In questa conferenza stampa annunciamo le iniziative che abbiamo in mente per seguire gli Stati Uniti nel progetto di uscita dall’Oms. Abbiamo già depositato un emendamento al mille proroghe, non sappiamo se sarà ritenuto ammissibile, però per sicurezza poi depositiamo oggi anche un disegno di legge per abrogare la legge che in questo momento ci obbliga a essere parte dell’Oms. E’ uno stipendificio, è un centro di potere slegato da qualsiasi interesse nazionale, ormai è diventato una specie di megafono delle multinazionali del farmaco, di Bill Gates e così via. Se gli Stati Uniti stessi che hanno capito che non serve a niente ma serve agli interessi di qualcuno non capisco perché noi dobbiamo andarci dietro. E non c’è la scusa dell’Africa. Se lo stesso contributo che noi diamo all’Oms lo portiamo direttamente in Africa magari tramite i nostri contingenti che in questo momento sono nel Niger di sicuro il contributo per i bisognosi dell’Africa sarebbe moltiplicato per 10 perché almeno non si foraggiano con uno stipendio medio di 140 mila euro netti, compresi centralini, uomini delle pulizie, quindi evidentemente c’è qualcosa che non va”. Lo ha detto alla Camera il senatore leghista Claudio Borghi a margine della conferenza stampa per le iniziative della Lega per uscire dall’Organizzazione mondiale della sanità.
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