Sabato 15 febbraio, dalle 15 alle 17, si terrà l’open day dei nuovi corsi promossi a Scuola Futuro Lavoro, scuola di Media Design con accorgimenti didattici, strutturali e ambientali che la rendono adatta anche a studenti neurodiversi, con sede a Milano in via Ondina Valla 2 (angolo viale Cassala 48/1). Abbiamo incontrato Eleonora Boneschi, la coordinatrice didattica di Sfl.
Boneschi, ci può spiegare quali saranno le novità?
«L’open day sarà dedicato alla presentazione di alcuni corsi di progettazione multimediale in partenza a marzo; in particolare sarà illustrato il percorso formativo in Digital Video Making, Digital Animator e Game Design and Game Development.
I tre tracciati didattici sono accumunati, oltre che dalla vocazione pratica ed esperienziale, anche dal coinvolgimento nel disegno formativo di realtà aziendali rappresentative dell’ambito disciplinare: il 20% del monte ore di ogni singolo corso sarà dedicato alla “didattica per situazioni”, approccio mutuato dall’esperienza della formazione professionale duale svizzera e consistente nell’alternare l’apparato teorico a laboratori pratici.
La fiducia di Scuola Futuro Lavoro nell’integrazione dell’esperienza e del vissuto lavorativo come base dei processi di apprendimento e di insegnamento ha trovato infatti concreta applicazione nella metodologia didattica del project based learning, apprendimento basato sui progetti allo scopo di offrire agli studenti l’opportunità di consolidare le conoscenze tecniche e sviluppare le proprie competenze a partire da progetti basati su sfide e problemi concreti e legati a una committenza reale. Al termine di tutti e tre i percorsi gli studenti si troveranno così a realizzare dei progetti funzionali e funzionanti commissionati e supervisionati da società del settore».
L’open day dei corsi della Scuola Futuro Lavoro
L’intelligenza artificiale è materia di studio?
«Quest’anno Scuola Futuro Lavoro ha proposto un corso di AI DIGITAL MINDSET nato per rispondere alle esigenze di numerose aziende ICT di figure in grado di effettuare attività sistemistico/amministrative su architetture IT e di realizzare software in architettura AI con ricadute sui needs aziendali.
Inoltre, a partire dagli Stati Uniti e dalle aziende digitali impegnate nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, le competenze di persone neurodivergenti, per esempio con autismo o sindrome di Asperger, sono sempre più ricercate.
Essendo Sfl conosciuta soprattutto anche per il carattere inclusivo e gli accorgimenti didattici a favore di studenti Asperger, non possiamo che cercare di valorizzare le potenzialità di soggetti Asperger in tema di Data Analysis soprattutto in termini di pattern ricognition, ossia di capacità di riconoscere modelli che si ripetono, aspetto fondamentale per il test e l’analisi dei dati».
Scuola Futuro Lavoro ha aperto nel 2019: qual è il bilancio degli studenti?
«Gli studenti sono aumentati rispetto ai primi anni e attualmente abbiamo circa 90 studenti iscritti all’anno».
E come è cambiata la composizione delle classi da allora ad oggi?
«Quest’anno abbiamo avuto un sensibile aumento di studentesse. Sfl è molto impegnata in tema di parità di genere nell’educazione di terzo livello, proprio per tale motivo ha lanciato il programma “Women in Media Design Scholarship” e istituisce due borse di studio annue a copertura totale con l’intento di promuovere la partecipazione di giovani studentesse nei corsi di studio promossi.
Lo scopo dell’iniziativa è incoraggiare le donne a realizzare progetti di carriera in ambito di Innovazione e Nuove Tecnologie».
In quanti studenti e studentesse hanno poi avuto accesso all’occupazione?
«Gli esiti occupazionali relativi ai corsi di Information Technology sono molto positivi. Il 70 % degli iscritti ai corsi informatici riesce poi ad accedere a percorsi lavorativi».
Come si accede alla scuola? Bisogna superare un colloquio o un test? Quali sono i requisiti?
«C’è un colloquio di orientamento volto a rilevare il bilancio di competenze in ingresso, le conoscenze pregresse rispetto all’offerta didattica, unitamente a un test di carattere attitudinale».
Quant’è la percentuale di studenti Asperger o con altri disturbi dell’apprendimento? E quanti sono i neurotipici?
«Circa il 70% degli studenti presenta disturbi del neurosviluppo, più facilmente riconducibili a disturbi specifici dell’apprendimento».
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Quali sono le attività extracurriculari che proponete?
«Al fine di migliorare le abilità sociali di maggiorenni interessati da fragilità relazionali, la Scuola propone un laboratorio di educazione all’affettività e un laboratorio di teatro, mossi entrambi dall’intento di aiutare i partecipanti ad essere maggiormente consapevoli rispetto alla personale sfera emozionale-affettiva e a vivere con maggiore cognizione le relazioni interpersonali».
A proposito, molto seguito è il laboratorio teatrale tenuto da Alice De André: come sta proseguendo il progetto?
«Il laboratorio di educazione alla teatralità a cura di Alice De André continua ad essere molto partecipato, la precedente edizione ha offerto agli iscritti l’opportunità di connettersi con la loro creatività, di far sentire la loro presenza e la potenza della loro voce, ne è scaturito un arricchimento emotivo, un miglioramento espressivo e nella capacità di autodeterminarsi».
E a che risultati ha portato in termini di superamento delle fragilità dei ragazzi?
«Il corso ha accompagnato gli allievi in un viaggio interiore volto al superamento della paura di ciò che non conoscono e al miglioramento della capaità di trasmettere il proprio sentire senza limiti e barriere verbali e comportamentali».
Ci sarà un nuovo saggio di fine anno al Teatro Gerolamo?
«Nonostante l’obiettivo primario non sia performativo, il percorso come per la precedente edizione, con grande nostro orgoglio, si concluderà con uno spettacolo presso il prestigioso Teatro Gerolamo programmato per sabato 7 giugno e domenica 8 giugno».