Roma, 5 mar. (askanews) – “In Italia il consumo dell’energia è diviso in tre domande: il termico (residenziale e industriale) per il 50%, la produzione di corrente elettrica per il 23% e la mobilità per il 27%: ora, quella quota del 23% è prodotta attualmente per il 65% da fonti fossili. Per cui, prima di decarbonizzare questo 65% che serve a produrre la nostra corrente elettrica, ci si è accaniti sul 27% relativo alla mobilità provocando la distorsione dei risultati che tutti conosciamo”. Lo ha detto Luca Squeri, Segretario Commissione Attività Produttive Camera (FI) a Largo Chigi, format televisivo di The Watcher Post. “C’è una ragione per cui gli italiani scelgono le auto ibride: perché forzare il mercato senza tenere conto del volere dei consumatori porta alla crisi attuale del settore. Dunque oggi, è positivo che si rimetta mano con il Piano d’azione europeo sull’automotive, ma non basta: il primo passo è quello di diluire questo vincolo di emissioni che avrebbe determinato multe già attive dal 1 gennaio 2025 – devastanti per le case automobilistiche – ma il vero cambiamento da realizzare, è introdurre il concetto di neutralità tecnologica, togliendo quel vincolo relativo alle auto eletriche, come unica opzione possibile introducendo, dunque, i biocarburanti come scelta decarbonizzante che consente ai motori endotermici di competere”.
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