Rimini, 7 mar. (askanews) – La transizione energetica si confronta con nuove sfide e opportunità nel panorama italiano. A Key – Energy Transition Expo di Rimini, il principale appuntamento del settore, si delineano le strategie per un mercato in evoluzione dopo la stagione dei grandi incentivi.”Il mercato si sta auto-sostenendo – dice Averaldo Farri, Direttore della divisione Green Innovation di Zucchetti Centro Sistemi – e nonostante che il sentimento generale sulle rinnovabili sia un po’ in calo perché adesso si parla di nucleare e si guarda a orizzonti molto lunghi, 2030-35, in realtà l’oggi, se uno oggi vuole produrre energia e spender poco e farsi un autoconsumo che si aggiri intorno al 95%, l’unica soluzione sono le rinnovabili”.La Green Innovation Division di Zucchetti Centro Sistemi, nata nel 2015, ha installato oltre un milione di impianti per 7 GW di potenza. Nel 2024 ha inaugurato un centro analisi che, oltre a offrire assistenza, diventa un laboratorio per migliorare i prodotti futuri.”Utilizzando una nostra forza per analizzarli – prosegue Farri – vediamo dove sono i problemi, vediamo da che cosa sono causati e li rimediamo in modo da nel futuro non averli più. In modo da studiare prodotti che siano sempre più performanti e sempre meno soggetti a guasti e in modo da poter avere un fondo di prodotto rimesso a nuovo che possiamo rimettere in circolo per eventuali nuovi sostituzioni nel campo”.Secondo i dati raccolti dall’azienda, il 90% dei problemi riscontrati sul campo non dipende da difetti di produzione ma da errori di installazione. Per questo la formazione diventa strategica.”La miglior risoluzione ad un problema sul campo – spiega Riccardo Filosa, Direttore commerciale della divisione Green Innovation di ZCS – è quella per cui questo problema non succede, quindi investire nella formazione ci evita tanti errori che successivamente possono capitare. Do un dato per far capire, fatti 10 i ritorni dal campo dei nostri prodotti, uno di questi è dovuto ad un difetto di prodotto, 9 di questi sono dovuti a errori di installazione”.L’azienda ha anticipato di due anni le normative sulla certificazione dei prodotti, con dati significativi sulla sostenibilità del ciclo produttivo. “I risultati di questa analisi – commenta Filosa – ci hanno sorpreso in modo del tutto positivo: abbiamo scoperto che alcuni dei nostri prodotti si ripagano in tema di sostenibilità energetica in meno di un mese. Un nostro inverter, lavorando soltanto un mese, ripaga se stesso in termini di sostenibilità, evitando tante emissioni quante ne servono per essere prodotto, lavorare per tutta la vita e essere smaltito”.
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