Roma, 14 mar. (askanews) – Terna presenta il Piano di Sviluppo 2025-2034, annunciando oltre 23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni, un ammontare in crescita del 10% rispetto al precedente Piano, con l’intento di perseguire gli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza, resilienza ed efficienza del sistema elettrico.Gli interventi presenti nel Piano di Sviluppo consentiranno un significativo incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW rispetto agli attuali 16 GW, con un aumento del 22% rispetto al precedente Piano. In aggiunta, il Piano punta all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali oltre a dare un forte impulso alla necessità per l’Italia di raggiungere l’efficienza energetica, come spiega l’amministratore delegato e direttore generale, Giuseppina Di Foggia: “In accordo al Pniec e agli scenari energetici 2024, sono previsti 65 GW da rinnovabili entro il 2030 e 94 GW entro il 2035, di cui 43 GW connessi alla rete di trasporto nazionale. Tutto questo è per raggiungere sì gli obiettivi di decarbonizzazione, ma anche per rendere indipendente, dal punto di vista energetico, il nostro paese rispetto agli altri paesi, in particolare rispetto al gas che adesso pesa sui costi dell’energia per l’Italia che è un paese importatore prevalentemente”.Gli interventi previsti dal Piano puntano a tre necessità: sviluppare infrastrutture abilitanti e innovative; risolvere le congestioni locali e rispondere in modo efficiente a tutte le richieste di connessione alla rete attraverso la definizione di un nuovo modello, la Programmazione Territoriale Efficiente.Un Piano con un ammontare di investimenti importante, come aggiunge il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “Ventitre miliardi sono una cosa importante, perché sono l’ossatura dell’energia nazionale, perché se noi non abbiamo l’ossatura della rata noi non riusciamo a soddisfare quella che è la domanda dei cittadini e delle imprese”.Tra gli interventi di rete, nel Piano è previsto che il Tyrrhenian Link, il collegamento di rete sottomarino che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna, venga consegnato nel 2027 per il ramo est e nel 2028 per il ramo ovest. Per l’Adriatic Link, il collegamento tra Abruzzo e Marche, l’entrata in esercizio è prevista per il 2029.Infine per quanto riguarda le interconnessioni con l’estero, il Piano conferma il Sa.Co.I.3, progetto di ammodernamento e potenziamento dell’attuale interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana.
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