Milano, 25 nov. (askanews) – Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo con 3 mesi di isolamento diurno per l’omicidio di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, incinta al settimo mese e all’epoca compagna di Impagnatiello.Le accuse sono omicidio pluriaggravato (dalla premeditazione, dal legame affettivo e dalla crudeltà), interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere aggravato.Alla lettura della sentenza un applauso appena accennato subito si spegne nel silenzio dell’Aula, perché, come dice Giovanni Cacciapuoti, legale di parte civile della famiglia Tramontano, “non è una vittoria”, perché i familiari sono stati sconfitti quando “Giulia ha smesso di vivere”.”A nostro modesto avviso non poteva essere altrimenti, stante la mole mastodontica di prove riguardo Impagniatiello e di tutti gli altri approfondimenti svolti di carattere mentale e psichiatrico. Non c’era altra possibilità che si concludesse con una pieno riconoscimento delle responsabilità e con la condanna all’ergastolo”.La sentenza in primo grado della Corte d’Assise di Milano è arrivata nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
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