La storia di Alessandro Frullani, il genio italiano

da | Gen 14, 2025 | askanews

Roma, 14 Gen. – L’Archimede italiano arriva da Follonica e oggi, dopo diversi anni sul mercato, sfida i Cinesi nel mondo della telefonia: “Sono l’unico europeo -dice con orgoglio- che vende prodotti legati a quel settore”. Lui si chiama Alessandro Frullani e la sua storia arriva da lontano: “Mi trovavo in America per conseguire -ricorda- il brevetto di volo. Era appena uscito l’iPod di ultima generazione e decido di acquistarlo. Siamo nel 2005 ed era, in quel momento, uno degli oggetti più venduti al mondo. Passa del tempo e, a un certo punto, la batteria comincia a perdere i colpi, non offrendo più le performance di durata originali. A Londra, dove intanto mi ero trasferito per ottenere il brevetto commerciale di volo, incrocio un negozio che, insieme ad altri ricambi, vendeva batterie per iPod. Mi rassereno e decido di rimandare l’acquisto una volta rientrato in Italia”.Siamo nel 2008, l’anno della crisi economica mondiale: “Mi rendo conto che i sacrifici fatti per volare -sottolinea Frullani- si erano sgretolati in un attimo. Immerso nei miei pensieri, riesco finalmente a reperire la batteria per il mio iPod ma faccio una scoperta terrificante: non potevo cambiarla perché risultava praticamente impossibile aprire il dispositivo”. Ed è qui che, come si suol dire, la necessità aguzza l’ingegno: “Avevo la necessità -afferma Frullani- di inventarmi qualcosa, non solo per me ma anche per tutti i clienti del negozio virtuale, che avevo nel frattempo aperto, ai quali avevo venduto ricambi, importati dalla Gran Bretagna, e fra questi anche le batterie. Non potendo utilizzarle, mi tornavano sistematicamente indietro e per me era diventato un problema di non poco conto”.Nasce così un prodotto, inizialmente artigianale, forgiato avendo come base una spatola per lo stucco: “Una volta lavorato -ricorda Frullani- quello strumento lo avevo reso in grado di aprire il mio iPod e gli iPod di tutti i clienti che acquistavano da me le batterie. Una svolta che diventa ancora più significativa quando propongo a un’azienda americana, leader nel settore, il mio aggeggino. Gli ordini iniziano a esplodere tanto da vendere, nel giro di una decina di anni, oltre un milione e mezzo di pezzi. Quel prodotto nato dal mio acume, l’ho quindi brevettato e chiamato iSesamo. Viene oggi usato anche per aprire gli iPhone, nonostante la mia azienda, dottorpod il suo nome, abbia prodotti specificatamente dedicati a quel tipo di telefono: iFlex, iPlastix, iSclack EVO, iHold EVO, iScrews, tutti prodotti a marchio registrato. Nonostante questo, nell’immaginario collettivo, iSesamo, nonostante le maldestre imitazioni cinesi, resta lo strumento apri-tutto e continua a vendere nonostante gli iPod non siano più sul mercato”.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Enrico Marmo protagonista a Bangkok

Dal 19 al 23 settembre, lo chef Enrico Marmo, del ristorante 1 Stella Michelin Balzi Rossi di Ventimiglia (IM), sarà in Thailandia per partecipare alla 23° edizione del World Gourmet Festival Bangkok. La kermesse, che si terrà...

Il tè si beve anche nei cocktail

Sono lontani i tempi in cui il consumo del tè era relegato alla mattina o al pomeriggio, come per gli inglesi. Adesso, la bevanda ottenuta dall’infusione delle foglie di Camelia sinensis si beve in tutto l’arco della giornata. Da un’analisi Clipper su un campione...

Networking, il segreto per vincere le sfide professionali

Roma, 14 Gen. - Creare e coltivare una rete di conoscenze e relazioni professionali, significative e durature nel tempo, nell'ottica di scambiare valore reciproco per il proprio lavoro. In inglese, si chiama networking ed è una delle strade più efficaci per sviluppare...

Stefano Karadjov: i musei devono spiegare il nostro presente

Brescia, 14 gen. (askanews) - "I musei oggi sono luoghi di ricerca, di collezione, di elaborazione, di interpretazione del patrimonio. Il patrimonio però, anche secondo la definizione dei musei, da almeno vent'anni non è più solo il patrimonio materiale, è anche il...