Note stonate tra gli ex Ferragnez
FEDEZ LANCIA ALLUCINAZIONE COLLETTIVA: FERRAGNI, FINTA CANZONE ROMANTICA, MA IN ACCORDO SULLA SEPARAZIONE
Avvocato Missiaggia: ex sempre più maturi ed attenti ai figli
Note di guerra. E’ proprio il caso di dirlo parafrasando il titolo della fortunata serie televisiva del 1983 Venti di guerra diretta da Dan Curtis.
Ma i protagonisti non sono gli attori di Hollywood Robert Mitchum ed Ali MacGraw, ma i nostrani ex-coniugi Chiara Ferragni e Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia.
Conflitti che non si placano, anche dopo separazione ed accordo tra l’influencer italiana più famosa del mondo e il rapper che nel 2017 lanciava il successo Vorrei ma non posto, convolati a nozze l’anno dopo con una blindatissima e brandizzata festa in Sicilia.
La separazione tra Fedez e Chiara Ferragni – ratificata dal Tribunale di Milano il 12 dicembre scorso – si articola in un percorso lungo e tortuoso che sembra non voler finire mai.
“La conclusione della relazione tra Chiara Ferragni e Fedez” – afferma l’Avvocato Maria Luisa Missiaggia, esperta di diritto di famiglia con studio a Roma – “vede il suo culmine in un accordo che prevede l’affidamento congiunto dei figli, la divisione delle spese per la loro educazione e l’esposizione nei social.
Fedez non verserà alcun assegno di mantenimento a Chiara e ciascuno dei genitori manterrà lontano dalle telecamere i bambini per una giusta tutela.
Pubblicare video, reality familiari con la famiglia unita è molto diverso che farlo quando i due genitori prendono strade diverse.
Per questo,correttamente, la scelta dei genitori è rivolta a tutelare i loro bambini tenendoli fuori anche da eventuali speculazioni giornalistiche”.
Ma gli accordi tra gli ex Ferragnez (n.d.r. neologismo inventato per identificare la coppia ed inserito nell’enciclopedia Treccani) non hanno previsto che la vena creativa di un artista sarcastico come Fedez possa esaurirsi.
In Allucinazione collettiva, brano lanciato nelle ultime settimane dal rapper, emergono dolore e speranza per un possibileriavvicinamento.
Immediata la reazione dell’influencer che ha definito il brano una “finta canzone romantica“ priva di sincerità.
La vita da ex non è più quella raccontata nel docu- reality The Ferragnez prodotto da Banijay Italia per Amazon Prime Video nel 2021.
La docu–serie che mostrava la vita quotidiana della famiglia sempre sotto i riflettori, non è arrivata a raccontare le difficoltà degli ultimi mesi di rapporto, come ricorda Ferragni nel suo commento al brano.
Reazioni contrarie del pubblico dopo l’ascolto: dall’entusiasmo per un esplicito messaggio dell’artista a critiche di sfruttamento della separazione per creare polemiche ed interesse.
“Alimentare tensioni non è apprezzabile” – spiega l’Avvocato Missiaggia – “la pubblicazione del brano ha inasprito la tensione tra i fan dei due volti noti alimenta ulteriormente il dibattito sui social media e creando un’atmosfera di conflitto attorno alla canzone.
A ciò si somma l’annosa situazione di antagonismo tra Fedez ed il rapper Tony Effe.
Il brano Allucinazione collettiva rappresenta un nuovo dissing tra i due rapper spingendoi fan dell’uno e dell’altro a nuovi dibattiti e scontri sul social network.
Una provocazione che, in qualche modo, ha alimentato la vena creativa di entrambi gli interlocutori: se il brano di Fedez è diventato rapidamente una sonora – è il caso di dirlo – risposta alle provocazioni, la reazione di Tony Effe di menzionato Chiara Ferragni nei suoi testi.
Uno scontro in cui non si ravvisano, ancora, elementi per eventuali azioni. Piuttosto, per entrambi gli artisti, tale situazione controversa è stata motivo di attingere a tutte le risorse creative producendo musica più incisiva, contribuendo ad un rinnovato interesse per le loro carriere”.
La ex coppia ha messo in mostra senza filtri la vita familiare dei figli.
Esistono limiti per legge legati all’esposizione di minori?
“Vi è un’evidente inversione di tendenza nella coppia Ferragnez, perennemente on line con i figli.
Con la crisi, Fedez è stato il primo a vietare l’esposizione dei bambini” – evidenza l’avvocato Missiaggia
“In realtà, se c’è accordo tra i genitori i bambini possono partecipare a dirette ed essere in vista sul web, ma, se i due si lasciano, l’esposizione potrebbe essere strumentale ed utilizzata da ciascuno.
Nel nostro Paese vi sono norme che regolano l’esposizione dei minori sui social media.
E’ stata recentemente proposta una legge che vieti l’uso dei social per i minori di 15 anni, salvo autorizzazione esplicita da parte dei genitori o tutori.
Questo provvedimento mira a proteggere i minori da un’esposizione eccessiva e a garantire la loro sicurezza online stabilendo che le immagini di minori non possono essere pubblicate senza il consenso di un genitore, e i proventi derivanti dalla loro diffusione devono essere gestiti in modo specifico”.
Secondo uno studio della Università Cattolica e del Ministero del Made In Italy il 53% dei ragazzi dai 13 anni in su ha rivelato di aver avuto esperienze negative gravi e ripetuteed ha visto contenuti inadatti.
Il Ministero della Salute stima che nei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni l’uso problematico dei social si attesta intorno al 10% con picchi del 20% per le ragazze tredicenni, le quali per il 18% sono anche state vittime di cyberbullismo.
E i genitori cosa fanno?
“Secondo il Journal of Pediatrics pubblicano un mare di foto dei figli, circa 300 immagini ogni anno” – sorride il legale
“Siamo al punto che in Europa il 73% dei bambini sotto i due anni ha già una qualche presenza online”.
Ci sono paesi che sono già intervenuti sul tema. Il Parlamento australiano, ad esempio, ha approvato il divieto dei social media per i ragazzi sotto i 16 anni; si tratta della prima legge in questo senso a livello mondiale.
Le piattaforme tra cui TikTok, Facebook, Snapchat, Reddit, X e Instagram sono passibili di multe fino a 50 milioni di dollari australiani (n.d.r.33 milioni di dollari) per fallimenti sistemici nell’impedire ai bambini di detenere account.
La legge è passata al Senato con 34 voti favorevoli e 19 contrari; ed alla Camera a stragrande maggioranza con 102 voti favorevoli e 13 contrari.
Un sondaggio condotto da YouGov ha mostrato che il 77% degli australiani sostiene il divieto per gli under 16.
Le piattaforme avranno un anno di tempo per capire come implementare il divieto prima che vengano applicate le sanzioni.
Meta Platforms, proprietaria di Facebook e Instagram, ha affermato che la legislazione è stata affrettata.
Torniamo all’accordo tra gli ex Ferragnez, è vero che Fedez ha potuto evitare di versare alimenti perché Chiara Ferragni ha scelto di occuparsi interamente del mantenimento dei figli, rifiutando qualsiasi contributo economico dall’ex marito?
“Sì. Ma è stato prevista una contropartita in quanto Fedez si è impegnato a coprire le spese scolastiche, sanitarie e sportive dei figli” – chiarisce l’avvocato Missiaggia
“Questo tipo di accordo è relativamente inusuale poiché in tali situazioni viene spesso previsto un assegno di mantenimento.
Come al solito, con un accordo le parti possono decidere anche un mantenimento diretto. In una tale separazione dove gli aspetti economico e patrimoniale non costringono le parti a rinunce, la responsabilità genitoriale e anche la volontà di apparire maturi, senza conflitto, è senza dubbio un modo per restituire una immagine positiva e gradita ai followers”.
Tra quegli elementi inusuali nell’accordo di separazione tra Fedez e
Chiara Ferragni, ne emergono altri decisamente distintivi rispetto agli standard tipici delle separazioni. “Ferragni, ad esempio, non richiede alimenti e la divisione netta delle responsabilità genitoriali, scelta che evidenzia un approccio collaborativo e maturo da parte della coppia.
Tali accordi possono essere interpretati come un tentativo e, probabilmente, anche una volontà di comunicare che litigare non è cool, ma trash”, chiosa l’avvocato Missiaggia.
a cura di Emilio e Stefano Sturla Furnò