Verona, 4 mar. (askanews) – L’olio extravergine siciliano è un’eccellenza internazionale, grazie alle varietà autoctone del territorio. È stato questo il tema al centro della conferenza stampa promossa dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO), con l’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, in occasione di SOL2EXPO, l’evento internazionale dedicato all’olio di qualità a Veronafiere.La Sicilia è stata riconosciuta European Region of Gastronomy 2025, come spiega Giuseppa Mistretta, Commissario Straordinario, Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (Irvo): “Abbiamo annunciato la programmazione che faremo nel 2025 per questo ottenuto riconoscimento di Sicilia Gastronomica 2025. Sarà un anno ricco di eventi. Ieri sera abbiamo avuto l’opportunità di lanciare come primo evento con questa cena che si è tenuta a Palazzo della Gran Guardia. Avremo anche modo di lanciare l nuovo brand ideografico scelto dalla Regione siciliana per questo’anno di eventi e di celebrazioni dell’eccellenza gastronomica siciliana, un simbolo unico che rappresenta il territorio che rappresenta la Sicilia e il connubio tra la terra e il mare”.Da quest’anno, inoltre, il Sol2Expo che si svolge alla Fiera di Verona non è più all’interno di Vinitaly ma ha conquistato un suo spazio d’elezione, e la Sicilia è una delle Regioni rilevanti, come racconta il senatore Matteo Gelmetti, membro della Commissione Bilancio del Senato e vicepresidente di Veronafiere”Oggi celebriamo la Sicilia e questo importante riconoscimento europeo e celebriamo l’olio perché, volutamente, VeronaFiere ha tolto la Fiera dell’Olio che da sempre era all’interno di Vinitaly. Ovviamente il prodotto vino è un prodotto molto ingombrante, si chiama appunto Vinitaly e aveva questo posizionamento in cui il vino è protagonista. Siccome riteniamo che l’olio debba avere la sua giusta dimensione e il suo giusto spazio, abbiamo fatto una manifestazione dedicata solo all’olio. L’olio nel mondo del consumo, il consumatore si sta sempre più informando e capendo quanto l’olio sia variegato, che gli olii non sono tutti uguali, e che ci sono alcuni abbinamenti che possono esaltare alcuni piatti in base all’olio che viene utilizzato. Quindi un nostro sogno nel cassetto è che come esiste in ogni ristorante la carta dei vini, sarebbe bello che ogni ristorante avesse anche la carta dell’olio”.Dall’Osservatorio Vitivinicolo e Olivicolo oleario IRVO emerge che la Sicilia, con 162.255 ettari, è la terza regione italiana, dopo Puglia e Calabria, sia per superficie olivetata totale, sia per produzione di olio di oliva e per numero di frantoi attivi.
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