Firenze, 11 mar. (askanews) – “Del futuro non c’è certezza e quindi si cerca di vivere al massimo il presente. Io non sono un nostalgico e non lo sono mai stato sotto nessun punto di vista. Cerco di godermi il presente alla grande. Ho intenzione di avere un lungo futuro, ma non c’è certezza”. Così Piero Pelù risponde ad una domanda dei giornalisti sull’uscita, esattamente 40 anni fa di “Desaparecido” primo album dei suoi Litfiba.Pelù oggi è anche consulente artistico della Fondazione Accademia dei Perseveranti, che cura, tra le varie attività, la stagione del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Firenze).”La musica è la mia stella polare ma anche il teatro. Io sono stato allievo della scuola di Orazio Costa a Firenze, anche per questo ho accettato questo difficilissimo incarico. Come pure ho amato il mimo, come amo tantissime altre forme d’arte, la scultura, la pittura. Io questo bagaglio me lo porto sempre dietro, è uno zainetto che ho sempre sulle spalle. A volte le persone si meravigliano perché sono così tranquillo quando mi incontrano per strada. Non è che sono Ferruccio Soleri o Dario Fo dalla mattina alla sera. Lo sono quando sono sul palco”, ha concluso Pelù.
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Per Michele Minchillo, lo chef del ristorante 1 Stella Michelin Vitium di Crema (CR), novembre sarà un mese ricco di eventi. Ospite, per la prima volta, alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, sarà protagonista di tre importanti appuntamenti: una...