Un palco a ponti mobili racconta la storia della Scala di Milano

da | Mar 11, 2025 | askanews

Milano, 11 mar. (askanews) – Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano presenta “In Scena”, un nuovo allestimento che racconta il rapporto tra teatro, musica e tecnica attraverso un manufatto storico del Teatro alla Scala: un modulo originale del palcoscenico a ponti mobili che, da sabato 15 marzo diventa parte integrante del percorso espositivo del museo.”È molto Milano – ha detto ad askanews il direttore generale del museo, Fiorenzo Galli – perché c’è la Scala, c’è il nostro museo che è un pezzo importante della nostra città, c’è la tecnica, la tecnologia, la capacità artigiana, industriale, artistica insieme e c’è il mettere vicini gli straordinari artisti che su questo palco hanno recitato e i grandi tecnici, a partire da Franco Malgrande, che è il direttore di allestimenti scenici della Scala, che da tanti decenni lavora con degli operai e dei tecnici di straordinario valore per dare a noi quelle emozioni che certo derivano dagli artisti, ma è anche la tecnica di palcoscenico che riesce a tenere la Scala ai massimi livelli mondiali”.Il palcoscenico è stato costruito nel 1938 e ha reso possibile la realizzazione di rapidi, sicuri e complessi cambi di scena, grazie a un avanzato impianto idraulico costruito dalle Officine Meccaniche Stigler di Milano. Utilizzato per oltre sessant’anni, il palcoscenico ha assistito alla messa in scena di alcuni degli spettacoli storici del teatro, sopravvivendo anche ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Lungo 6 metri e largo 2,40, il modulo esposto è parte di un progetto di riforma del teatro iniziata con la costruzione della nuova buca orchestrale e le innovazioni illuminotecniche dell’artista Mariano Fortuny ed è rimasto in funzione fino al 2002.”Noi – ha aggiunto Claudio Giorgione, curatore Leonardo, Arte e Scienza del Museo Nazionale della Scienza della Tecnologia – abbiamo sempre come museo, proprio nel nome di Leonardo, raccontato quelle tangenze e quelle intersezioni tra arte, scienza, tecnica, ingegneria e questo percorso dedicato all’antico palcoscenico del Teatro alla Scala lo rappresenta bene, perché ovviamente parliamo di come il palcoscenico progettato da Luigi Secchi funzionava, quali erano i suoi elementi di incredibile modernità, ma allo stesso tempo raccontiamo tutta la storia del Teatro, perché non si può parlare di ingegneria staccata da la funzione, cioè quella dell’intrattenimento della cultura, della musica”.Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, la Fondazione Teatro alla Scala, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e al contributo di Fimesa – Famiglia Sordi.

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