Maria Luisa Missiaggia, regimi diversi tra Italia e Stati Uniti su matrimonio e figli
a cura di Emilio e Stefano Sturla Furnò
“Con il matrimonio, lui entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere“. Lo dichiarava in un’intervista al periodico Vanity Fair un emozionato Tiziano Ferro nei giorni precedenti alle “seconde” nozze italiane con il compagno Victor Allen.
La coppia, infatti, si era già sposata a Los Angeles il 25 giugno 2019 ed ha ripetuto la cerimonia in Italia, di fronte al mare di Sabaudia dove il cantautore è cresciuto. Una dichiarazione che non avrebbe mai fatto presagire l’epilogo della separazione.
In quell’intervista in esclusiva, Ferro si raccontava senza filtri. La celebrazione dell’unione giungeva dopo un annuncio a sorpresa poiché Ferro aveva vissuto in modo molto discreto la sua storia con Victor.
Dall’altra parte, Victor Allen manteneva riserbo sulla sua vita privata, scelta continuata anche in seguito. Uniche informazioni su Allen riferiscono che il manager sia nato e cresciuto a Los Angeles e che abbia lavorato per un lungo periodo all’interno della Warner Bros.
Un amore nato nel 2016, secondo le cronache, proprio negli studi della celebre casa di produzione americana dove Ferro si trovava impegnato per le riprese del videoclip del singolo Valore Assoluto.
Maria Luisa Missiaggia, regimi diversi tra Italia e Stati Uniti su matrimonio e figli
Genitori prima delle nozze, Ferro e Allen, hanno avuto due bambini: Margherita e Andres. Il 28 febbraio 2022, tramite un post su Instagram, Ferro dichiarava con orgoglio che l’esperienza genitoriale rappresentava per la coppia “il più alto degli onori, il più impegnativo degli oneri che affronteremo con amore, attenzione, tenerezza e dedizione.
Ci prenderemo cura dei nostri figli, proteggendoli e custodendone l’intimità meglio che potremo. Saranno solo e soltanto loro a decidere “quando” – e soprattutto “se” – condividere il racconto della loro vita, è giusto che lo conoscano prima del resto del mondo”.
Un pensiero in perfetta linea con lo stile di una coppia consapevole di essere esposta ai riflettori: l’annuncio sui social non poteva che confermare l’impegno di proteggere la propria privacy.
Ma la vita ha riservato un futuro diverso ed inaspettato. La separazione avvenuta, di fatto, dopo un paio d’anni da quella dichiarazione veniva annunciata in un post sui social del cantante nel settembre del 2023 e resa definitiva alcuni mesi dopo, nel marzo dell’anno successivo.
Una scelta difficile che il cantautore ha dovuto affrontare cercando di arrivare all’accordo migliore con l’ex-compagno e tener conto di un punto fondamentale: il bene dei figli.
Bocche cucite sulle condizioni di divorzio. Ma tra le poche informazioni sulla separazione, è noto che i figli resteranno a vivere a Los Angeles, probabilmente in affidamento condiviso.
Sentiamo a tal proposito il parere dell’Avvocato Maria Luisa Missiaggia, matrimonialista ed esperta di diritto di famiglia
“Nella separazione Ferro/Allen colpisce, prima di tutto, il sentimento che resta. Tiziano Ferro in un post su Instagram ha ringraziato anche l’ex compagno. È un segnale importante che mette in evidenza l’elaborazione della separazione e l’attenzione concentrata, prima di tutto, sul benessere dei figli”.
La coppia ha messo in evidenza le scelte difficili al fine di tutelare i bambini prima del divorzio per via delle differenze legislative tra Stati Uniti e Italia in materia di genitorialità per coppie dello stesso sesso.
Può apparire come una scelta attentamente ponderata?
“Senza dubbio. E’ importante precisare che, attualmente, Tiziano Ferro avrebbe difficoltà ad essere registrato come padre dei suoi figli poiché dall’ottobre dello scorso anno la maternità surrogata è considerata un reato perseguibile anche se commesso all’Estero da cittadini italiani.
Tale pratica era già considerata illegale in Italia, ma solo se commessa sul territorio italiano. Oggi, anche se il cittadino italiano si reca in un Paese dove questa pratica è legale risulta perseguibile penalmente una volta rientrati in Italia”.
Un paio di anni prima della separazione – quando la maternità surrogata non era ancora perseguibile penalmente in Italia se conclusa all’Estero – l’artista rendeva pubblica la sua decisione di non fare il passaporto italiano ai figli.
“Oggi, chi va all’Estero deve tenere conto delle possibili conseguenze penali” – precisa l’Avv. Missiaggia – “veder riconosciuta la genitorialità delle coppie omosessuali risulta sempre più difficile. In generale, il genitore non biologico dovrebbe affrontare il percorso di stepchild adoption, ovvero adottare il figlio del partner depositando ricorso presso il Tribunale per i Minorenni e dimostrando la relazione di affetto e di cura con il bambino.
E, d’altronde, proprio nell’interesse del minore continuare a vivere in un ambiente domestico armonioso ed essere educato ed assistito dalle persone che si sono sempre occupate di lui sin dalla nascita. Il legislatore è molto indietro su questi temi, ma la Giurisprudenza ha riconosciuto da tempo la possibilità per il compagno dello stesso sesso di adottare il figlio biologico dell’altro”.
Ma dopo un matrimonio da sogno e il progetto di una genitorialità condivisa, come si è arrivati al divorzio nella coppia Ferro/Allen?
“Non è un caso che la maggior parte delle separazioni arrivino dopo la nascita di un figlio” – spiega l’Avv. Missiaggia – “con l’arrivo del primo figlio i genitori salgono di una generazione.
Se non riescono a compiere questo passaggio si possono presentare conflitti sulle regole, sugli impegni e sulle responsabilità genitoriali. Ho letto, secondo fonti vicine alla coppia, che i motivi della separazione includono proprio quelle tensioni accentuate dopo l’arrivo dei figli Margherita ed Andres”.
Il processo di divorzio Ferro/Allen e la determinazione della custodia dei bambini sono stati gestiti, dunque, secondo la legge americana?
“Durante il processo, Tiziano Ferro non ha potuto portare i suoi figli in Italia poiché, se in corso c’è un divorzio, la legge della California lo proibisce. Per tale ragione l’artista ha dovuto annullare i suoi concerti e la promozione del suo ultimo libro, unico modo per stare vicino ai figli in un momento così delicato”.
“Anche in Italia c’è questo divieto?”
“Non esiste in Italia un divieto simile.
Per viaggiare all’Estero con i figli, anche nel corso di una separazione o divorzio, è sufficiente il consenso di entrambi. Se manca il consenso di un genitore, l’altro dovrà necessariamente rivolgersi al giudice tutelare che, se del caso, autorizzerà la partenza”.