Roma, 16 apr. (askanews) – “L’Italia non è un paese ricco di materie prime: noi sappiamo fare bene le cose, è il nostro know how ed è ciò che ci ha contraddistinto per tutti questi anni. Io sono cresciuto in un’azienda di famiglia con una storia di 111 anni, e per 90 di questi siamo stati un negozio di venti metri quadri a Napoli, quindi nel sud Italia. E il fil rouge di tutti questi anni è stata la manifattura. Oggi si parla tanto di fuga di cervelli quando i miei coetanei – finiti gli studi – vanno all’estero. Lo stesso vale per i prodotti creati in Italia, quando sono esportati: il loro valore è portato all’estero”. Lo ha detto Alessandro Marinella, General Manager E.Marinella, durante Largo Chigi, il format televisivo di Urania Tv.”Noi vogliamo continuare a costruire una storia di eccellenza ma per farlo abbiamo una richiesta per le istituzioni molto semplice: ricevere più supporto nella formazione delle nuove generazioni. Tutti i miei coetanei hanno studiato per occupare ruoli apicali nelle aziende: non sento nessuno dire ‘voglio diventare un sarto’ o ‘un cuoco’. Ma quale sarà il futuro del made in Italy se non ci sono giovani che vogliono continuare ciò che ha reso grande l’Italia? Chiediamo alle istituzioni di essere vicine alle piccole e medie imprese a affiancarle in questo passaggio generazionale”, ha concluso.
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Per Michele Minchillo, lo chef del ristorante 1 Stella Michelin Vitium di Crema (CR), novembre sarà un mese ricco di eventi. Ospite, per la prima volta, alla Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, sarà protagonista di tre importanti appuntamenti: una...