L’autunno è la stagione dei colori caldi e dei paesaggi fiabeschi.
Con le mille sfumature dei toni del giallo, del rosso e del marrone, il periodo del foliage è il momento ideale per immergersi nella natura, ammirare la magia dei boschi e delle foreste e riempirsi gli occhi di uno spettacolo superbo e meraviglioso.
Da sud a nord, vi portiamo alla scoperta di alcune vere e proprie opere d’arte naturali in Polonia: un’esperienza di viaggio che vi lascerà senza fiato.
In Polonia lo chiamano “złota polska jesień”: è l’autunno d’oro polacco, uno dei momenti migliori per visitare questa terra. Se la fioritura in primavera è una grande soddisfazione per gli occhi e annuncia l’arrivo della bella stagione, l’autunno ‘è una seconda primavera’ (come scriveva Albert Camus), con giochi di colori e panorami mozzafiato.
Dal giallo all’arancio, passando per il rosso e il marrone: la stagione del foliage è un vero e proprio spettacolo della natura. Allora perché non programmare una fuga autunnale e andare alla scoperta dei luoghi che regalano atmosfere da favola durante il periodo del foliage in Polonia? Paesaggi meravigliosi, sensazioni straordinarie, spettacoli naturalistici suggestivi: una vera e propria opera d’arte naturale da non perdere.
Dai Monti Beschidi ai Monti Bieszczady al sud, fino alla zona di Roztocze, nella Polonia sud-orientale. L’autunno dorato polacco è un fenomeno davvero molto particolare grazie alla colorazione che assumono le foglie e ai raggi del sole che ne oltrepassano le chiome.
I Monti Beschidi
Gli splendidi paesaggi dei Monti Beschidi, catena montuosa nel sud della Polonia (Carpazi Occidentali) caratterizzata da dolci ma variegate propaggini, sono sinonimo di tranquillità e natura selvaggia. Un luogo un po’ fuori dal tempo, ideale per chi cerca una destinazione lontana dalle rotte comuni, che in autunno regala bellissimi scenari di boschi di latifoglie e faggeti che assumono un’eccezionale colorazione verde-giallo-rossa e distese montuose giallo-brune. Qui la natura fiorente mostra un’incredibile varietà di flora e fauna e l’autunno è anche il periodo dell’accoppiamento degli animali ed è quindi un’occasione unica per osservare alcune specie nel loro habitat naturale.
I Monti Bieszczady, le montagne “wild” della Polonia
Fitte foreste e praterie dominano i paesaggi di questa zona situata all’estremità sud-orientale della Polonia, incontaminata e scarsamente popolata, che in autunno regala le meravigliose sfumature del foliage ma anche silenzio e pace.
I Monti Bieszczady sono le montagne più selvagge della Polonia. Alture dalle forme dolci, piccole radure, boschi di faggi che si arrampicano fin sui crinali passando vicino a solitarie chiesette ortodosse e ampi prati d’alta montagna – detti poloniny, i più grandi sono il Carynska e il Wetlinska, dove crescono rare specie di piante proprie dei Carpazi orientali – attraggono numerosi escursionisti e amanti della natura.
L’estremità orientale della catena è stata dichiarata nel 1973 Parco Nazionale dei Monti Bieszczady e occupa una superficie di circa 292 kmq, la cui vetta principale è la Tarnica (1346 m.). Il parco – il terzo maggiore della Polonia – è perlopiù ricoperto da boschi, in prevalenza faggeti, ma anche aceri montani e abeti bianchi che formano la classica faggeta dei Carpazi. Qui vivono diverse specie di animali considerate rare, tra cui il bisonte europeo, l’orso, il lupo, il cervo, la lince e circa 150 specie di uccelli, tra cui l’aquila, lo sparviero, il picchio tridattilo. Numerosi i rettili, tra cui il serpente Esculapio color verde oliva che è possibile avvistare nella valle del fiume San.
Visitare questa terra in sella ad un particolare cavallo, “il hucul”, esemplare appartenente alla razza equina più antica presente in Polonia, è sicuramente un’esperienza unica. Altrettanto affascinante è il Parco del Cielo Stellato “Bieszczady”, istituito proprio perché in questa zona, in notti di luna nuova, la qualità del cielo notturno e la poca illuminazione con la luce artificiale è uno dei posti migliori per osservare il cielo stellato in Europa – fino ad arrivare ad osservare 7000 stelle! Il parco fa parte della Riserva Internazionale della Biosfera dei Carpazi Orientali.
Roztocze, la terra del tarpan
Imperdibile la zona di Roztocze che si estende tra la Regione Podkarpackie e la Regione Lubelskie, nellaPolonia sud-orientale. Qui il tempo sembra rallentare. Tra boschi di latifoglie e boschi misti, bellissimi abeti, tigli e faggi che cambiano colore, potrete scoprire zone rimaste incontaminate. L’autunno è sicuramente la stagione migliore per entrare in contatto con la natura che qui si esprime in tutta la sua bellezza, in particolar modo visitando il Parco Nazionale Roztoczanski, un parco tipicamente boschivo che si sviluppa su dolci colline. Sono presenti specie vegetali di pianura e di montagna, tra cui diverse specie di orchidee, circa 190 specie di uccelli, alcuni rettili e anfibi, oltre ad essere habitat naturale dei cavalli tarpan, considerati il simbolo del parco.
Le strade del vino e i vigneti
L’autunno è anche il periodo di vendemmia e quale migliore occasione se non quella di visitare i vigneti polacchi? Seppur in pochi assocerebbero la Polonia alla viticoltura, la produzione vinicola è in continuo fermento ed è tra le più settentrionali d’Europa. La Regione Lubuskie è sicuramente la terra del vino per eccellenza in Polonia, ma esistono altre zone vocate alla produzione del vino, come ad esempio la Pomerania Occidentale, la Bassa Slesia, la Regione Santacroce, la Regione Podlaskie, con capoluogo Lublino e la Precarpazia.
Non ultima, la Regione Malopolska – con capoluogo Cracovia – dove la tradizione vinicola è in forte sviluppo. Risalente al periodo rinascimentale, oggi si contano circa 60 vigneti inseriti nella Strada del vino della Malopolska, nell’area di Tarnów. Grazie alle condizioni climatiche favorevoli e ai terreni adatti alla coltivazione della vite, nelle cantine del percorso enogastronomico Enotarnowskie* i turisti possono assaggiare non solo i vini locali dai sapori particolari ma vivere una vera e propria esperienza per i sensi, perché possono degustare il miele direttamente dall’apiario, il formaggio o i salumi dei contadini locali, immersi nel verde delle vigne.