L’edizione di Pitti Uomo 2024 ha scelto “il tempo “ come tema principale o ispirazione di base, un tema piuttosto complesso. Il tempo può essere un alleato o un avversario che ritmicamente ci presenta situazioni, time after time come recitava il pezzo iconico anni ’80 di Cindy Lauper. Una canzone dai significati profondi dell’amore, dello stare insieme allo stesso passo con lo stesso ritmo, dell’aspettarsi nel tempo.
Nella vita di tutti i giorni misuriamo il tempo con l’orologio, 60 battiti al minuto. C’è poi il ritmo della natura e le stagioni che si susseguono.
Esiste un ritmo della moda? Il Pitti è un contenitore di collezioni una bussola del mercato del tessile, ma anche un sistema pulsante di interconnessioni che nel tempo si rafforzano.
Ogni anno centinaia di brands (800 in questa edizione) espongono le proprie creazioni. Quest’anno lo hanno fatto in 5 sezioni più una : Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out e Neudeutsch , new wave del design made in Germany.
Dietro questi brands, c’è ricerca, studio, investimento, una storia, appunto il tempo. Il tempo di arrivare a costruire un marchio, ad inseguire un sogno.
Si parla di ritorno al classico, di capi senza tempo, di abbigliamento per questo tempo, che sia casual o streetwear o formale c’è spazio e tempo per tutti. L’importante è saper dare un contributo, dall’ attenzione verso l’ambiente, alla promozione di arte e cultura, all’uso materiali di ultima generazione. Uno stilista è in fondo portavoce di un messaggio o di una vibrazione. La moda si sforza di veicolare un credo ma al contempo ricoprendo un ruolo anche legittimamente frivolo.
Il tema della sostenibilità continua ad essere uno dei ” leitmotiv “ al Pitti.
Per Keeling, marchio fiorentino di menswear del Gruppo Sealand International, si tratta di sostenibilità dei processi produttivi. L’azienda ha infatti sviluppato tecnologie d’avanguardia per una tintura sostenibile con risparmi idrici e di energia elettrica. Obiettivo, salvaguardare la natura, gli oceani di conseguenza il nostro benessere.
Giubbotti, pantaloni, felpe, maglieria, pantaloncini, camicie e t-shirt sono accomunatila grande vestibilità . La collezione è ispirata ad archetipi marittimi e marziali. cinque famiglie di colore: blu, grigio, verde, rosso, écru.jersey di cotone o tessuti a maglia e cotone riciclato e poliammide (nylon) elasticizzati per i tinti in capo.
A partire dalla collezione della primavera-estate del 2025, inoltre, il 50% delle collezioni sarà prodotto con materiali riciclati. Keeling è presente in molti Paesi dell’Europa Occidentale e negli Stati Uniti. Per l’espansione internazionale le prossime tappe saranno la Corea del Sud e il Giappone.
Esiste anche una sostenibilità etica, quella per cui l’azienda adotta modelli comportamentali corretti con i dipendenti nel rispetto umano e del lavoro.
La stampa e la produzione dei capi Waxman Brothers avvengono in laboratori del nord Italia che rispettano alti standard qualitativi e un codice di condotta etico all’interno delle loro aziende.
L’alta qualità dei tessuti selezionati, l’originalità della stampa i colori forti hanno decretato i successo delle collezioni collezioni Waxman Brothers che negli anni hanno fatto innamorare artisti di fama nazionale e internazionale come Negramaro, Orange, Jovanotti, Salmo, Hell Raton, Joan Thiele, Dargen D’Amico, Populous, Alessandro Cattelan, Daniela Collu, Frenetik, Yellow Straps, Charlie Tahan, Ghali, Achille Lauro e altri. Il brand è stato concepito a Parigi da Nicolò ispirandosi a design arte e musica. Ma il cuore Waxman Brothers è Parma. Il designer Simone Sorgenti nella collezione FW24/25 ha dato espressione massima di un total look di personalità, libero e genderless, composto di camicie, pantaloni, capispalla, gonne, leggings, felpe e t-shirt Mix ricche di fantasie e stampe.
E’ acquistabile online su www.waxmanbrothers.com e sulla piattaforma Farfetch.
Waxman Brothers ha una forte presenza sul mercato giapponese in store come United Arrow, Tomorrowland, Beams, City Shop, Journal Standard, Edifice 417 .
A questa edizione di Pitti abbiamo incontrato il visual street artist di fama internazionale Red Longo, che si è prestato a personalizzare le t shirt e lo stand di Richmond e ha progettato lo stand di The Antipode, brand si accessori di Massimo Bonini. Red Longo collabora da anni con i marchi più noti.
Ha fatto della sua passione e del suo talento una vera espressione di vita e lavoro, l’arte può essere l’arma inclusiva più grande.
Distortion Series Vol. 1 è lo streetwear del domani . E’ l’era dello streetwear culturale per il fashion designer Raphael Young che in passato ha lavorato per YSL, Off-White e Jil Sander,
Benvenuti del regno x-Paris la quintessenza delle referenze di Parigi per lo street fashion che vuole diversificarsi dai labels asiatici e americani che dominano la scena street. Un savoir- faire preso dalla couture parigina , vibes ereditata da NY e Seul il tutto infuso di ispirazione street .
Distortion Series Vol. 1è un nuovo racconto della scena streetwear è uno streetwear culturale.
Una collezione che è una scomposizione delle regole statiche dello streetwear che materializza l’evoluzione della moda combinando cultura moderna e visual art
L’esplorazione digitale ha ispirato una collezione ad effeto 3DUn effetto di distorsione, asimmetrie, forme geometriche che incorporano arte digitale
Vestibilità, carattere, sofisticatezza riferimenti a Matisse e Cocteau. Una parte di collezione è oversize dall’ outerwear con bomber e giacche alla maglieria di lusso, denim jjersey e active wear.
Pitti Uomo ha saputo negli ultimi due anni dare una svolta importante legata al food. Perché se il tempo è il tema, il tempo di godersi una pausa, il tempo per un pranzo buono va trovato.
Pitti Uomo ha scelto di continuare e ampliare la collaborazione con il brand ristorativo Filippo, che ha portato il concetto di cucina pop toscana in due location della Fortezza da Basso. Un bistrot al piano terra funzionante tutta la giornata partendo dalle colazioni ed un vero ristorante che esprime la toscanità nel gusto e generosità di porzioni.
Filippo di Bartola punta da sempre ad un concetto di sostenibilità legata a produttori di fiducia, allo zero waste e rispetto dei dipendenti.