Budapest: riapre con un ricco calendario di eventi imperdibili la House of Music Hungary, un vero gioiello architettonico e culturale

Un capolavoro iconico dell’architettura contemporanea, un’esperienza visiva inimitabile che lascia i visitatori senza fiato

La costruzione della spettacolare House of Music Hungary è stata completata; l’istituzione è finalmente aperta e propone un entusiasmante calendario di mostre ed eventi da non perdere. L’edificio progettato dall’architetto giapponese Sou Fujimoto è stato selezionato tra 168 progetti in un concorso pubblico nel 2014. Da quando è stato annunciato il vincitore, l’attuazione del progetto ha attirato una significativa attenzione internazionale ed è stato dichiarato sia dalla CNN che dalla World Architecture Community (WAC) come uno dei nuovi edifici più attesi del 2021. Il progetto ha vinto nel 2019 il titolo di Best Public Service Architecture Europe ai prestigiosi International Property Awards di Londra, uno dei più grandi e apprezzati riconoscimenti nel settore immobiliare, mentre nel 2020 è stato menzionato come miglior esempio al mondo per l’uso della musica nello sviluppo immobiliare al concorso indetto dagli American Music Cities Awards. La House of Music Hungary è stata costruita sul sito dei fatiscenti uffici dell’Hungexpo e la ristrutturazione ha coinvolto anche un’area verde di circa 7.000 mq che, chiusa al pubblico per decenni ed ormai in stato di abbandono, è stata riqualificata e resa nuovamente fruibile alla cittadinanza. Come immaginato dall’architetto, ogni confine tra la House of Music Hungary e il Parco cittadino si dissolve, creando un continuum per i visitatori che entrano nell’edificio, come se stessero ancora camminando nella natura. La straordinaria ariosità dell’edificio è possibile grazie alle ampie pareti di vetro composte da ben 94 pannelli realizzati su misura, alcuni dei quali arrivano fino a quasi 12 metri. Un’altra caratteristica iconica della struttura è la superficie superiore, l’architetto si è ispirato all’immagine visiva del suono: l’onda. Non ci sono angoli retti nel tetto, solo forme ondulate e la superficie è perforata da circa 100 pozzi di luce, molti dei quali incanalano la luce del giorno all’interno e creano così un’atmosfera speciale. L’aspetto unico dell’edificio si accompagna anche alla sua ripartizione interna che riflette la multifunzionalità della struttura; la House of Music, infatti, sarà la sede di mostre, spettacoli dal vivo e luogo di didattica musicale. Se il piano inferiore, la cui superficie è di circa 2.000mq, è riservato alle mostre, sia permanenti che temporanee, il piano terra invece verrà dedicato alle arti performative con eventi musicali dal vivo da organizzare nelle sale da concerto. La terrazza che affaccia sul City Park Lake sarà invece un luogo di svago; qui gli spazi luminosi e ben disposti sono ideali sia per il relax che per l’approfondimento e l’educazione. Questo livello ospita un archivio digitale costituito principalmente da documenti legati alla storia della musica popolare ungherese, nonché una biblioteca multimediale, un club e sale di educazione musicale.

Scritto da Francesca Carminati

Altri articoli che potrebbero interessarti

Enrico Marmo protagonista a Bangkok

Dal 19 al 23 settembre, lo chef Enrico Marmo, del ristorante 1 Stella Michelin Balzi Rossi di Ventimiglia (IM), sarà in Thailandia per partecipare alla 23° edizione del World Gourmet Festival Bangkok. La kermesse, che si terrà...

Il tè si beve anche nei cocktail

Sono lontani i tempi in cui il consumo del tè era relegato alla mattina o al pomeriggio, come per gli inglesi. Adesso, la bevanda ottenuta dall’infusione delle foglie di Camelia sinensis si beve in tutto l’arco della giornata. Da un’analisi Clipper su un campione...

Milano da (ri)bere.

Milano da (ri)bere.

Milano da (ri)bere. Cenacolo Artom numero 406 per Arturo Artom in onore di Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair, a pochi giorni da Vanity Fair Stories E' il grande evento che raduna decine di star di vari settori sul palco del...